Decine di vittorie al Tar Lazio dal 2018. Oggi è possibile fare il punto della situazione sul riconoscimento delle abilitazioni ottenute dai docenti che hanno conseguito il Master en Formación del profesorado: il ricorso contro il silenzio del Miur è importante, ma a volte serve il commissario ad acta.
Procediamo con ordine.
Il primo decreto di riconoscimento pieno e incondizionato, ottenuto a seguito di una sentenza del Tar Lazio, risale a gennaio 2018. Ne ha beneficiato una professoressa di Inglese con un curriculum di tutto rispetto, difesa dall’abogado Giuseppe Lipari e dal collega Massimo Sidoti. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
A quella sentenza favorevole ne sono seguite altre, riguardanti dei docenti delle classi:
- A-60 (Tar Lazio, Roma, III bis, sentenza 9 ottobre 2018, n. 9823)
- A-24/A-25 (Tar Lazio, Roma, III bis, sentenza 31 ottobre 2018, n. 10549)
- A-26 (Tar Lazio, Roma, III bis, sentenza 2 novembre 2018, n. 10552/2018)
- A-12/A-21/A-22 (Tar Lazio, Roma, III bis, sentenza 17 dicembre 2018, n. 12217/2018)
- A-28/A-50 (Tar Lazio, Roma, III bis, sentenza 22 gennaio 2019, n. 838/2019)
- A-46 (Tar Lazio, Roma, III bis, sentenza 22 gennaio 2019, n. 840/2019).
Talvolta, nonostante il Tar condanni il Ministero a emettere “un provvedimento espresso nel termine di giorni trenta”, per evitare che l’attesa si protragga, è necessario chiedere ai giudici di nominare un commissario ad acta, ossia un soggetto “terzo” incaricato di concludere il procedimento al posto del Miur.
Chi si è abilitato in Spagna sa bene che “il silenzio” dell’Amministrazione può non essere il solo ostacolo da superare. In molti, dopo aver “vinto” il silenzio, si sono visti recapitare un provvedimento con cui il Ministero subordinava il riconoscimento del titolo al superamento delle cosiddette misure compensative (un tirocinio o il superamento di un esame).
Qualcuno aveva chiesto l’abilitazione su più classi di concorso ed è riuscito a ottenerne almeno una di suo gradimento. Qualcun altro, invece, in questo momento sta lottando per ottenere l’abilitazione in una sola classe.
Di fronte a un provvedimento espresso non gradito, al docente restando due possibilità: accettare la decisione dell’Amministrazione, oppure proporre un ricorso per “motivi aggiunti” e chiedere l’annullamento del nuovo provvedimento.
Negli ultimi anni il numero delle richieste di riconoscimento è aumentato e i tempi di istruttoria si sono allungati parecchio, ma si è anche sviluppata una giurisprudenza favorevole del Tar Lazio, di cui bisogna approfittare. Ogni persona ha una propria storia, percorso e ambizioni… e ha diritto di essere assistita in base alle proprie esigenze.
La cosa importante è considerare che il tempo è una “risorsa scarsa” e che di fronte a ritardi o provvedimenti iniqui, che rappresentano sempre un danno economico per il cittadino, l’unico modo per tutelarsi è agire in via giudiziaria, attraverso l’ausilio di un “avvocato amministrativista”.
Lo Studio Sidoti, attraverso il proprio dipartimento di diritto amministrativo, assiste cittadini e imprese che necessitano di assistenza nel settore del diritto amministrativo italiano, del diritto amministrativo spagnolo e diritto amministrativo europeo.
Per informazioni o per fissare un appuntamento, è possibile utilizzare il modulo di contatto oppure inviare un’email al seguente indirizzo: dip.amm(AT)studiolegalesidoti.eu.