Il lavoratore che ritiene di aver subito un trasferimento illegittimo dovrà comunque presentarsi presso la nuova sede di lavoro e impugnare il trasferimento nei modi e nei termini di legge. Infatti il rifiuto del lavoratore di raggiungere la sede di destinazione, seppur motivato dal carattere asseritamente ritorsivo del trasferimento, configura gli estremi dell’assenza ingiustificata e, di conseguenza, della giusta causa di licenziamento. Accolte le tesi degli avvocati Giulia Pusateri del foro di Palermo e Massimo Sidoti del foro di Padova, che difendevano il datore di lavoro, che negava la natura ritorsiva del trasferimento del lavoratore, da Ancona a Palermo.
Roaming all'estero, Wind Tre condannata per fatturazione ingiustificata
Nella seguente sentenza il Giudice di Pace di Termini Imerese ha dato ragione aI cliente di Wind Tre che, dopo l'attivazione del servizio “internet pass”, con cui navigare fino a 100 megabyte con soli €5,00, aveva subito un addebito di €450,00 e la disattivazione della linea. La compagnia telefonica aveva negato il proprio errore anche durante la mediazione al Corecom, ma il Giudice l’ha condannata al risarcimento di circa €1000,00 e al pagamento di €880,00 per spese di giudizio; con la seguente motivazione: “la condotta posta in essere dalla Compagnia telefonica ha determinato una violazione degli obblighi di correttezza e buona fede contrattuale”.
Risarcimento del danno da circolazione stradale: il Giudice di Pace condanna UnipolSai
G.S. difeso dall'avv. Massimo Sidoti e C.S. difesa dagli avvocati Vincenzo Vitello ed Antonella Maggio, entrambi coinvolti in un sinistro stradale, convenivano UnipolSai nella qualità di compagnia assicuratrice del veicolo che aveva cagionato il danno, nonché il proprietario del veicolo stesso. Esperita l'istruttoria, entrambi venivano risarciti con rifusione delle spese di giudizio.
Il mancato invio del modello DM-10 non è evasione contributiva
Il Giudice del Lavoro di Palermo ha accolto il ricorso di un'impresa contro gli addebiti dell'INPS per presunta evasione contributiva. L'Azienda, difesa dall'avv. Massimo Sidoti, aveva tardivamente trasmesso il modello DM-10.
Accesso a documenti riservati, vinto il ricorso al Tar Lazio
Il Ministero della Giustizia italiano è stato condannato a fornire al ricorrente alcuni documenti riservati sugli abogados, che si era rifiutato di fornire asserendone la loro presunta "inesistenza". Il ricorrente aveva chiesto i documenti per poterli inviare alla Commissione europea, la quale a sua volta aveva richiesto al ricorrente medesimo, autore di una denuncia per violazione del diritto comunitario, di fornire prova che in Italia tantissimi abogados fossero da mesi in attesa di poter sostenere l'esame di "avvocato straniero".
Formazione regionale: è nulla la clausola che subordina il pagamento del docente
Con questa sentenza, il Tribunale del lavoro di Termini Imerese ha dichiarato nulla la clausola contenuta in tutti i contratti con i docenti impiegati nei corsi di formazione finanziati dalla Regione, per la quale il saldo delle loro competenze da parte dell'istituto formativo era subordinato all'erogazione del saldo del finanziamento da parte dell'Ente pubblico.
Milano, la notifica di Equitalia è illegittima. Il preavviso di iscrizione ipotecaria pure
La Commissione Tributaria Provinciale di Milano, riformando la sentenza di primo grado, ha dato ragione alla contribuente - difesa dall'avv. Massimo Sidoti - chiarendo le modalità di notifica delle cartelle esattoriali e degli altri atti impositivi in caso di momentanea assenza del destinatario dalla propria residenza.
Bologna, Giudice di Pace: prescritto il credito azionato da Equitalia
Il Giudice di Pace di Bologna (contrariamente a quanto affermato dal Giudice di Pace di Monza - Sent. 1034/2015 - e dal Giudice di Pace di Milano - Sent. 800/2015), ha dichiarato che solo l'Ente impositore é legittimato passivamente nell'azione di annullamento del ruolo, e per tale motivo esso é onerato di evitare la prescrizione e deve essere dichiarato soccombente in caso di accoglimento del ricorso e seguente condanna alle spese di lite. Pertanto, con la seguente sentenza, il Comune di Bologna é stato condannato al pagamento delle spese di giudizio.
Genova, dichiarazione di adottabilità: revocata la sentenza di primo grado
Con questa sentenza, la Corte di Appello di Genova ha riformato una sentenza del Tribunale dei Minorenni di Genova che aveva dichiarato aperta la procedura di adottabilità di una minore. La Corte d'Appello ha accolto le istanze dei genitori, stabilendo che l'interesse primario del minore é quello di vivere coi propri genitori biologici, con la conseguenza che la pronuncia sull'adottabilità deve tenere conto di questo principio generale.