Chi partecipa “con riserva” all'ultimo concorso docenti, perché abilitato all'estero, si trova in una delle seguenti posizioni: 1) ha ottenuto il decreto di riconoscimento da parte del Miur, dunque ha diritto all'inserimento nella graduatoria del FIT; 2) ha ricevuto una lettera del Miur in cui si comunica l’impossibilità di emettere tale decreto in assenza di un parere dell’Avvocatura Generale dello Stato; 3) è ancora in attesa di una comunicazione sull’esame della pratica.
Coloro che ad oggi non possiedono il decreto di riconoscimento, purtroppo sono chiamati ad affrontare la prova orale senza la serenità necessaria per superare brillantemente il “concorso della vita”. Perché non è affatto chiaro cosa accadrà se, al termine delle procedure concorsuali, questi docenti non disporranno ancora del decreto di riconoscimento.
Effettivamente, il rischio di esclusione esiste. L’articolo 6, comma 7, del Decreto ministeriale del 15 dicembre 2017 stabilisce che, in carenza dei requisiti, l’Ufficio Scolastico Regionale può disporre l'esclusione immediata dei candidati.
IL NOSTRO CONSIGLIO
Cosa deve fare chi ha ricevuto la lettera del Miur in cui si comunica che la formazione professionale estera è stata riconosciuta (anche con misure compensative), ma l’adozione del relativo decreto è subordinata alla risposta dell’Avvocatura Generale dello Stato?
Cosa deve fare chi, dopo quattro mesi dalla presentazione dell’istanza di riconoscimento, non ha ricevuto un provvedimento espresso?
Cosa deve fare chi, invece, ha ottenuto il decreto di riconoscimento dell’abilitazione in una classe di concorso differente da quella richiesta oppure?
In tutti e tre i casi, la scelta più ragionevole è agire attraverso un ricorso individuale al Tar Lazio.
Se volete esporci il vostro caso, potete utilizzare il modulo di contatto o inviare un’email al seguente indirizzo: dip.amm(AT)studiolegalesidoti.eu.